Compreresti una pizza con l’ananas?
Prova per un attimo ad immaginare di essere nella splendida cornice del Golfo di Sorrento, in una pizzeria a picco sul mare, le note di Caruso in sottofondo e la compagnia più dolce che tu possa desiderare. Arriva il cameriere che ti consiglia la specialità della casa: pizza all’ananas.
Tu decidi di affidarti a lui, e la ordini.
Non appena ti viene servita, il gelo in sala. La tua dolce metà ti pianta (giustamente!) in asso all’instante, il cameriere se la ride sotto i baffi ed il resto del locale guarda con sdegno malcelato quella bestemmia culinaria che hai nel piatto.
Ecco, ora usciamo dall’idillio partenopeo e trasponi questa situazione alla tua farmacia, al tuo distributore automatico (la pizza che hai acquistato), ai tuoi clienti (la tua dolce metà) ed a quelle persone della tua città che potenzialmente potrebbero essere tuoi clienti (il resto del locale).
Se ti affidi totalmente al venditore (cameriere nel nostro esempio) che ti racconterà che le caratteristiche del suo distributore sono le migliori (come la pizza all’ananas) otterrai come effetto nei confronti dei tuoi clienti, lo stesso avuto sugli avventori della pizzeria sorrentina.
La prima, importante, considerazione da fare è quella di pensare ai tuoi clienti. Il distributore perfetto è quello che appare perfetto a loro. Proprio per questo il distributore deve:
- Riuscire ad essere attrattivo ma sobrio allo stesso tempo, in modo da non screditare l’immagine della tua vetrina agli occhi dei clienti. Metteresti un’enorme scatola di preservativi davanti alla tua farmacia per comunicare con i clienti?
- Essere pulito e curato e senza canali vuoti. Il distributore perfetto quindi, avvisa il farmacista nel caso un prodotto sia esaurito in modo da poter ricaricare il canale tempestivamente.
- Rimanere fuori servizio il meno possibile. E’ importante quindi affidarsi ad un fornitore consigliato dai tuoi colleghi farmacisti e con assistenza capillare sul territorio.
- Permettere la consegna dei prodotti anche a farmacia chiusa tramite un sistema dedicato, evitando l’accrocchio di posizionare il sospeso in un canale di distribuzione vuoto.
- Incontrare le nuove abitudini dei clienti come ad esempio l’utilizzo della tecnologia touch, dei pagamenti elettronici, anche attraverso smartphone.
- Consentire, allo stesso tempo, semplicità di utilizzo per i clienti tecnologicamente meno evoluti. Il distributore perfetto deve avere quindi un’interfaccia chiara e facilmente leggibile, magari accompagnata da una video-guida che spieghi passo passo come ottenere il prodotto desiderato.
- Aiutare il cliente nella scelta del prodotto più indicato. Deve poter quindi comunicare informazioni circa i prodotti, avere una sezione di prodotti consigliati e una sezione dedicata alle offerte.
- Consentire, anche all’eventuale cliente straniero di avere le stesse informazioni. Deve quindi poter gestire più lingue, non solo per quanto riguarda l’interfaccia del distributore stesso, ma anche per le informazioni più dettagliate.
- Essere confortevole nell’utilizzo ed attento alla privacy, consentendo una sessione di acquisto serena al cliente.
- Consentire di documentare eventuali problemi riscontrati dal cliente durante l’acquisto. Deve quindi rilasciare una ricevuta inconfutabile in caso di mancata erogazione del prodotto o del resto.
Dopo aver pensato ai clienti è doveroso fare le considerazioni che facilitano il tuo lavoro quotidiano. In quest’ottica il distributore perfetto deve essere molto di più di un semplice dispenser di prodotti. Deve quindi:
- Essere in grado di proporre campagne pubblicitarie, meglio se su clienti targettizzati. Il distributore perfetto ha quindi la possibilità di riprodurre video e immagini, sia quando è inutilizzato per attrarre i passanti, sia dopo che il cliente ha inserito il proprio codice fiscale dal quale ricavare sesso ed età per proporre promozioni mirate. Deve essere in grado inoltre di gestire promozioni in periodi particolari, come ad esempio la settimana del Black Friday.
- Poter gestire il palinsesto di video e immagini pubblicitarie, impostandolo una volta sola, evitando di doversi ricordare di “accendere” e “spegnere” contenuti continuamente.
- Permettere una videochiamata in caso di necessità tra il cliente (previo riconoscimento con codice fiscale) ed il farmacista.
- Avere un’esposizione efficace dei prodotti come fosse la vetrina della tua farmacia. Ad esempio i prodotti devono essere ben disposti, ben allineati, ben illuminati, non troppo lontani dal vetro (e dal cliente) secondo un planogramma studiato.
- Avere tutti gli accorgimenti per contrastare gli agenti atmosferici come pellicola anti UV o una tendina mobile parasole che si alza e si abbassa automaticamente, capotta e feritoie per il corretto deflusso dell’acqua piovana, isolamento e sistema di raffreddamento progettato nel dettaglio.
- Avere la possibilità di essere caricato da dietro (e quindi dall’interno della farmacia). Questo consente di poter caricare il distributore senza dover uscire all’esterno.
- Avere spiccate capacità antivandaliche, con un sistema di allarme che funzioni quantomeno da dissuasore nei confronti di malintenzionati e balordi. Meglio ancora deve avvisare un elenco di numeri telefonici memorizzabili.
- Essere in grado di notificare in tempo reale eventuali problemi con alert al farmacista e contemporaneamente di bloccare il proprio utilizzo (anche parzialmente come nel caso del blocco di un singolo canale di distribuzione) per evitare inconvenienti con i clienti.
- Avere una vetrina più ampia possibile, senza essere inutilmente profondo. La profondità infatti è solamente un inutile ingombro (sia che il distributore sia posizionato all’interno della farmacia, sia che sia installato all’esterno). Una vetrina ampia (o addirittura una vetrina digitale) consente invece di offrire al cliente la più ampia scelta di prodotti possibile. Chiaramente non si tratta di una gara a chi ce l’ha più grosso tra i produttori di distributori automatici: l‘ampiezza della vetrina rimane un aspetto importante se il distributore è perfetto in tutto il resto. Come dire, puoi anche avercelo grosso ma di Rocco ce n’è uno solo.